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RICERCA SCIENTIFICA

Posted On 23 Settembre 2021

Perché un gruppo di ricercatori è stato coinvolto in una ricerca sull’efficacia di una App per la terapia fisica dei disordini temporo-mandibolari e relativa aderenza e soddisfazione del paziente?

I disturbi temporo-mandibolari (TMD) rappresentano un significativo problema di salute pubblica, essendo il secondo disturbo muscolo-scheletrico più comune che causa dolore e disabilità nella popolazione.

La definizione più ampiamente condivisa è che si tratta di “un gruppo di condizioni muscolo-scheletriche che coinvolgono l’articolazione temporo-mandibolare (ATM), i muscoli masticatori e tutte le strutture associate

I TMD sono la causa più comune di dolore orofacciale non dentale nella popolazione: l’incidenza maggiore è tra i 20 e i 40 anni di età.

La causa di tale patologia è considerata una condizione multifattoriale e biopsicosociale. Il sintomo principale è identificato nel dolore, che può influenzare le attività quotidiane e la qualità della vita del paziente.

A livello terapeutico i trattamenti conservativi e non invasivi sono generalmente raccomandati come approccio iniziale, in quanto sono risultati efficaci nella riduzione del dolore e nel dare una corretta funzionalità mandibolare.

Tra i trattamenti efficaci, non invasivi e reversibili, la terapia fisioterapica risulta, anche dalla letteratura scientifica, una valida opzione. Essa include la mobilizzazione dell’ATM, esercizi di stretching attivo e passivo e automassaggio dei muscoli masticatori, di tensione isometrica contro una resistenza e movimenti mandibolari di apertura e chiusura guidati.

La figura del terapeuta nella prima fase del trattamento risulta fondamentale, non solo per effettuare una diagnosi corretta, ma per rassicurare e spiegare la terapia da effettuare, eseguendo insieme al paziente gli esercizi nel modo corretto.

Il passo successivo, di non minor importanza, è quello di motivare il paziente (come in ogni riabilitazione fisioterapica) ad eseguire domiciliarmente ogni giorno gli esercizi che gli sono stati assegnati.

Chiunque di noi per varie patologie (mal di schiena, esiti di fratture, ictus.. ) si è rivolto a dei fisioterapisti che dopo una prima fase attiva hanno assegnato gli esercizi da svolgere a casa.

Quanti hanno eseguito i compiti assegnati correttamente? Pochi!

Una volta a casa, solitamente ci si dimentica il modo corretto di eseguire l’esercizio o lo si esegue troppo velocemente, addirittura se non si avverte il dolore, lo svolgimento dell’esercizio passa in secondo piano.

Medicapp viene in aiuto al paziente ed al terapeuta:

– Tramite un tutor viene visualizzato online l’esercizio da replicare; – il paziente lo esegue;
– Si registra mentre lo svolge;
– Invia l’esercizio eseguito al medico curante.

Lo specialista lo valuta e, se vi dovessero essere errori nell’esecuzione contatta il paziente, intervenendo attivamente.

Medicapp è uno strumento da utilizzare a fianco alla terapia tradizionale e promette di fare la differenza aumentando le possibilità di successo del piano terapeutico.

Essendo un’applicazione online per utilizzarla necessita di strumentazioni semplici che tutti posseggono: per il terapeuta sarà necessario l’utilizzo preferibilmente di un computer o un tablet ed una connessione ad Internet, per il paziente è sufficiente un comune Smartphone.

Mai prima d’ora, in questo periodo di Covid, si è capita l’importanza della fondamentale collaborazione tra scienza e clinica.

Scritto da Medicapp Team Ida Marini

Professoressa Università di Bologna Direttrice Poliambulatorio Studio associato Marini

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